“ho scritto Ti Amo sull’erba… “
le parole d’amore sono belle… e dirle è un atto di stravolgente bellezza…
e comunque… “parlare d’amore” è riduttivo, bisogna amare e basta.
amare. amare richiede coraggio. Coraggio.
Coraggio di spegnersi completamente per poter vedere la sostanza di sé E dell’altro, con le sue ombre. Con tutto.
Ti alzi la mattina e ami, vai a fare la spesa e ami. Inciampi per strada e ami. Incontri un sorriso e ami. Ami e senti che puoi.
E poi ami il tuo cuore. Il tuo essere… e dedideri sentirti amato… sono due cose. Non una. Amare e essere amato.
Viviamo nella costante attenzione all’amore… distorta dal tentativo di definirlo. Ma come può definire una farfalla? La sua bellezza. Il suo essere. Ciò che può trasmetterti?
Anche se sei imperfetto 😉 hai amore dentro da DARE. e Anche se sei imperfetto 😉 hai amore fuori DA RICEVERE. Codici diversi magari… ma tutto alla fine riporta alla nostra essenziale voglia di essere vivificati. Resi vivi. Nel mondo. Per come siamo e contemporaneamente per come sentiamo di poterci trasformare.
Vivere nell’amore è riconoscerlo in ciò che c’è… semplicemente perché lo lasci risuonare… e espandersi per amare ancora di più…
In qualsivoglia forma…
Nessuno può dirti cosa è o cosa non è vero amore. Perché quando lo sta facendo non sta nel cuore, ma nel pensiero. Non sta amando. Sta teorizzando.
Nel pensiero stanno le trappole più grandi che limitano ciascuno di noi. Tutti. Maestri compresi. Loro di più…
Amare è fatto di atti… molti dei quali stanno fuori di te e al di là della parola. Partono dal cuore per arrivare da qualche parte… fuori… o dentro…
Amare sé stessi è un atto altrettanto coraggioso e richiede di spegnere completamente tutto ciò che arriva dalla mente e da fuori, per potersi vedere. Liberi. Nel nostro essere. Riconoscersi.
C’è così tanta strada da fare semplicemente con questo scopo… che ci è data tutta la vita… e quando finisci muori. Muori perché c’è qualcosa di te che non hai amato completamente e al quale non sei riuscito a dare una occasione… Non c’è altro: l’altra morte, quella in cui hai semplicemente finito… quella ti lascia col sorriso.
in questa immensa vastità dell’amAre… è altrettanto un atto d’amore concedersi il diritto di desiderare di sentirsi amati da altre persone. A sfumare apprezzati. Stimati. Riconosciuti come esseri…meritevoli d’amore.
E’ un’altalena. Io. Tu. Noi. Voi. Loro…
Viviamo tutti con le nostre altalene vedersi e vedere… e nel mezzo scivolano le nostre paure… anche esse fanno parte di noi. E meritano di essere amate perché solo così le potremmo lasciare andare.
Non ci si libera da una paura cacciandola. Tornerà dalla porta segreta nel futuro. Ce se ne libera osservandola. Vedendola. Riconoscendola. Salutandola. E’ un commiato. E quando va via ci sentiamo espandere… dal cuore. E da lì possiamo vedere ancora meglio…
Il cuore brucia quando chi dice “ti amo” svanisce. Perché? E’ un incrocio fuori dall’amore… Per quale arcano motivo alcune persone hanno così tanto bisogno di sfuggire gli adii… se non perché non amano abbastanza… non l’altro. Non quello da cui sfuggono. Non hanno abbastanza esperienza di Amare. sé e l’altro al contempo…
Amare è nell’eterno…
Se ami… ami. Non ci sono altri spazi. Perché già questo è immenso.
E poi c’è la pratica… <3
Buona estate