E’ stata una magnifica sorpresa scoprirmi così vera! Non me l’aspettavo così presto: e qui ho pensato a quanto sbagliato e inutile è crearsi le aspettative: vivere momento per momento, guardare alla giornata con gli occhi stupiti, il sorriso e la mente aperta e pulita dei bambini, restare nel presente, il futuro è magicamente sconosciuto e il passato mi serve per capire .
Questo l’impatto immediato post coach, dite poco?
Ringrazio Michela, sei stata grande, capace,caparbia, sostenitrice, accogliente, simpatica. La cosa che più mi resta dentro, oltre al risultato di essere così consapevole ora di poter procedere con le mie semplici ma vere capacità, con l’accoglienza e l’ascolto di come sono nata e di quali sono i miei desideri più o meno realizzabili, con la certezza di poter sperimentare quando voglio ciò che sento di fare, sì..la cosa che più mi resta dentro, bella appiccicata, è che finalmente posso, senza inadeguatezza, chiedermi sempre e rispondermi <cosa vuoi veramente Emanuela?>.
E’ come un ruscello di acqua fresca che scorre pulito e gioioso dentro di me, e vi garantisco che è meraviglioso. Potrei dilungarmi….accenno solo alla stupenda e costruttiva sensazione di sentirsi sicura, che mi lascia il vedere tutto chiaro, oppure alla calma mentale che riesco ora a gestire…Grazie Michela, di avermi accompagnato (Emanuela – 50 anni. Maestra di Taijiquan. Impiegata. Mamma)
Il successo è il tuo posto in prima fila.
Ricordo quando ho iniziato – non senza difficoltà e paure– a lavorare come libera professionista.
Ottobre 2000: sono tornata a casa dall’azienda e ho detto a mio marito “voglio licenziarmi e fare la consulente. Lavorare negli incroci. Non per diventare ricca, voglio creare equilibri”.
Lui mi ha guardata – chssà come mai 🙂 – perplesso! E con il suo solito fair play mi ha risposto: ”va bene Miki, quello che vuoi tu”
Il giorno dopo – venerdì – mi sono licenziata e il lunedì ero a casa.
L’ultimo giorno sono rientrata a casa, mi sono sdraiata sul divano. Al buio. In silenzio. Come se avessi dovuto lasciare sedimentare quei 6 anni e ‘rigenerarmi’.
Dopo 6 anni ad assumere, valutare, licenziare, organizzare persone in azienda. A costruire progetti di formazione efficaci ed altri meno. A vivere la mia vita e ad ascoltare le storie personali di quella degli altri. Storie spesso difficili da raccordare a quelle aziendali, altrettanto.
Mi ero semplicemente convinta che si poteva fare qualcosa per far sì che ciascuno esprimesse il suo potenziale assumendosene però la responsabilità. Davvero.
Liberi e responsabili.
A chi sia mai successo di ricevere una lettera di dimissioni da un ragazzo disabile e di leggere dopo una manciata di giorni sul giornale che quel ragazzo si è buttato da un ponte, credo sappia distinguere la motivazione che porta a fare questo lavoro dai problemi di business, dal farsi notare, dal fare un cliente in più…
Troppo facile con un esempio così di impatto? Forse.
Infatti questo processo accade ogni volta. In ogni ‘caso’. Nessuno ha il diritto di giudicare chi ha maggiori difficoltà rispetto ad altri. Ed è opinabile che sia possibile farlo in assoluto.
Ognuno dentro di sé percepisce e valuta sé stesso e – come può –altri.
A volte – come capitava a me – hai il compito di valutare, scegliere. Dire di sì. Dire di no.
Non so se in questi undici anni mi sono mossa completamente bene nello sviluppare il mio business. Forse potevo fare di meglio. Posso fare di meglio. Si può sempre fare di meglio.
Senza perdere sé stessi e i propri valori e senza dare la colpa a tutto il resto del mondo.
Ho la certezza di aver aiutato tante persone. A volte facendo qualcosa per loro. Altre lasciandole nella loro situazione senza la fretta di fare un cliente.
Personalmente credo sia difficile.
La competenza e l’attitudine non sono date da un corso, da una specializzazione. Più che altro sono date da come ti senti dentro come persona.
Da quello che credi di avere risolto di te. Dalla tua onesta autoconsapevolezza. E da un ascolto speciale. Ovvero da fino a dove ti ascolti. Ti com-prendi. Onestamente. Fino a dove cogli i tuoi bisogni per poterli disgiungere dagli altri ed oltre a quali sei libero veramente di stare con l’altro. Dalla capacità di mediare se ci sono più ‘altri’ coinvolti. Sempre in azienda.
Solo dopo vengono le capacità di essere smart nel business e quant’altro.
Ogni volta che incontro una persona, che sia un privato, un imprenditore, o un gruppo la cosa più difficile è innanzitutto rispettarlo come essere umano.
Vedere la persona. E da lì partire. Non è semplice.
Il reticolo di passaggi, scambi, confronti tra te e l’altro è un continuo. La profondità delle persone non è sempre uguale. E sempre ti chiedi fino a dove è giusto spingersi nel rivelare ciò che vedi. La realtà è dinamica… i concetti sono sempre generalizzazioni. La persona però è lì. E’ viva. E’ lei e solo lei. E tu sei tu.
Non c’è altra certezza che due individui sono in relazione. E uno dei due è – come dice la psicanalisi – il soggetto supposto sapere. Supposto però e pur sempre soggetto!
Alcuni a volte ti fregano! O cercano di controllare tutto. J A volte le critiche che ricevi sono proprio significative di dove sono fermi. Altre ti rendi semplicemente conto che una parte di te è più toccata. E allora nasce la sfida. Quella più significativa.
Mi hanno detto di recente che il mio approccio è difficile. Lo so. Ma quello che rimane alle persone con cui lavoro è lì, solido. E soprattutto se ne fanno ciò che vogliono. Con o senza obiettivi!
Quello che accade quando lavoro con una persona è che i risultati sono veramente suoi. Non ci sono stampelle. Gli appartengono per sempre. A volte non sono un titolo sportivo o solo un incremento di fatturato. Sono anche e soprattutto una crescita umana che consente a quella persona di fare serenamente le sue scelte.
A volte sono solo questo. E dire “solo” è un ardire.
E’ la libertà di percepirsi migliori svincolati dai risultati pratici previsti. Pronti a riscontrarne altri inaspettati.
Liberi. Da quanto induce così spesso l’esterno. L’ambiente. La spinta alla performance interpretata in superficie.
Io voglio che quel merito resti al ‘cliente’. Alla persona.
Spesso non perdo tempo a farmi scrivere un feedback. Adoro riceverli, sì.
Ma perché inserirmi in un celebrare a volte così intimo? Io resto in morbida attesa. A tifare. Ad osservare. A volte risultati impercettibili prendono forma. In una telefonata, in una lascrima, due righe o parole trasmesse ad altri. Altre prendono semplicemente posto. Posto nella vita del cliente. Che è pronto ad andare. A fare senza di te. A dimenticarti a volte… buon segno.
Anche se a scuola ci insegnano che i feedback servono per vendere. O per trasmettere ad altri racconti rassicuranti.
E’ così. Accade che cominci a percepire che stanno evolvendo. Vedi quello che si separa, mentre prima era imprigionato. Vedi quello che cambia lavoro. Quello che fa le foto in alta montagna senza paura. La ragazza che parte… Gente normale. Che continua la sua strada.
E’ una gioia immensa. E’ la libertà che hai contribuito a fargli trovare.
E’ davvero fantastico quando ti ringraziano. Quando ti scrivono.
Ma quando non accade semplicemente tu devi sapere che hai fatto il tuo pezzo e loro il loro.
E se questo è accaduto è accaduto principalmente in loro.
I risultati del mio coaching non sono miei. Sono delle persone che accompagno.
Il marketing è un’altra cosa…e lo so… ci vuole il compromesso.
Ma è l’anima che lo suggerisce e noi ‘operatori al servizio degli altri’ dovremmo esercitarci ogni giorno…ogni giorno.
E ringraziare noi stessi e i nostri personali coach per quello che ogni giorno diventiamo.
Semplicemente.
Non occorre sgomitare. Ciascuno ha il posto in prima fila nella sua vita
6 CHI 6 PARTI DA QUI! 2011 – ANCHE A FORLI' con una data Speciale
Graditissima sopresa a pochi giorni dalla presentazione del programma di quest’anno!
Con una data speciale aggiuntiva a Forlì il 16 gennaio 2011 inizia già quel ‘qualcosa di diverso da fare a partire dal 2011!
6 CHI 6 sarà ospite di Nicoletta Mazzini – Counsellor (www.nicolettamazzini.eu ) che mi ha chiamata dicendomi “Belli i contenuti e anche la veste grafica“.
E così che inizia la storia di un 6 CHI 6 che parte da Belluno e arriva a Forlì :-)!
Vai a leggere i dettagli del programma: www.6chi6.it
6 CHI 6 PARTI DA QUI! 2011 pieno di soddisfazioni libertà leggerezza
Capita anche a te di sentire che il tempo passa senza che tu riesca a dedicarti a te, che ti manca qualcosa?
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Ti ritrovi a fine giornata che non hai avuto un attimo per respirare? A fine mese o fine anno sei insoddisfatto di qualcosa nel lavoro, nella vita privata, nei rapporti con le persone, nel tuo benessere personale? Sei stanco di sentire la pressione degli altri, e desideri trovare nuovi stimoli?
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Insomma vuoi fare qualcosa di diverso a partire dal tuo 2011?
Prenditi una giornata in cui ascoltare pienamente e liberamente il tuo io autentico, disegnare ciò che sogni, definire i tuoi obiettivi con il metodo più divertente che c’è, per poi tuffarti di nuovo nella tua vita, prendere le cose con leggerezza e affrontare tutte le tue sfide… ottenendo risultati!
leggi ora il programma completo e compila il form per iscriverti!
Testimonianze e Post it di fine corso 'Il tuo 2009 tutto da vivere'
Mi sono iscritta al corso di Michela su proposta di una amica nella quale ripongo fiducia e stima, ed inoltre perché ne sentivo la necessità, ogni anno mentalmente lo facevo già, ma prendersi una intera giornata per meditare e ricercare nuove evoluzioni mi ha dato una bella energia perché è stata condivisa ed in ognuno dei partecipanti ho trovato le risposte che mi attendevo, ritengo che una energia moltiplicata all’ ennesima potenza possa dare eccellenti risultati.
Il mio slogan in risposta a questo corso è: Chi cerca trova! Consiglieri il corso a tutti coloro che desiderano VIVERE INTENSAMENTE.
Michela, è stato molto apprezzato il tuo gesto di generosità! La tua buona energia ha contagiato…. e ha fatto uscire forti emozioni ….ciò significa che il tuo lavoro è stato ECCELLENTE!
(Floriana – impiegata Ufficio Commerciale e Artista)
Mi sono iscritta al corso per curiosità, ne avevo sentito parlare e ne avevo avuto un assaggio l’anno scorso, a scuola. Mi aspettavo sinceramente di passare una giornata molto imbarazzante, e non ero poi convinta della sua utilità.
Al corso ho capito invece che l’insicurezza ci blocca tutti e ci impedisce di raggiungere ciò che vogliamo. E’ bello avere la possibilità di lavorare su questo, e lasciarci indietro certe paure per riuscire a vivere davvero la vita.
Essendo io molto giovane consiglio il corso ad altri ragazzi, perchè questa età è piena di occasioni e decisioni da prendere. E’ fondamentale crearsi le proprie possibilità per poi raggiungere i propri obbiettivi.
Michela all’inizio mi ha spaventata un pò, perchè è molto diretta e spiazzante. Mi sono resa conto però che è solamente sicura di se, quindi non ha paura di dire ciò che pensa o nota. Credo sia importante per un coach perchè da l’immagine di sicurezza che molti desiderano. Penso poi che riesca a farti guardare alcune cose da un punto di vista completamente diverso, il che fa sembrare le stesse cose che vivevi prima completamente differenti. è proprio una bella esperienza =)
ci sarebbe bisogno di avere sempre qualcuno che ti dice certe cose, penso però che continuando a ripetermi quello che abbiamo fatto oggi io stessa possa essere il mi coach. Ci proverò. E’ stato utile, bello e piacevolmente imbarazzante. ti da ottimismo e sicurezza.
Valeria 17 anni – studentessa
Michela ha un’energia incredibile e la trasmette a tutti. Ha una capacità unica di ‘essere lì’ con te in aula facendo sentire a tutti un’attenzione personale. Incisiva. Risponde a tutti, senza trascurare nessuno. Ed il livello è sempre alto. Divertente. Coinvolgente. In tanti corsi che ho frequentato è la prima volta che ho potuto toccare con mano tale capacità.
I miei obiettivi li ho messi in moto già dal precedente evento emotion-work out e li ho fissati. Grazie al corso con Michela ho smesso di fumare dal giorno successivo. E la paura di parlare in pubblico che avevo ai corsi che frequento come estetista è un ricordo ed ora insegno io stessa nei corsi di estetica. Michela è una bomba!
Manuela – Titolare Centro Estetica
E in pillole dai post lasciati in aula:
coinvolgente, accattivante, energetico, divertente, ma soprattutto utile a scoprire ciò a cui ci si vuole rivolgere veramente mi porto a casa più determinazione e la convinzione che se voglio posso continua ad emozionare trasmettendo la tua positività, toccando le corde del cuore. Grazie per questo regalo stupendo oggi ho trovato la volontà di partire per un obiettivo che è giacente da troppo tempo. Naturalmente sarai tra i primi a sapere degli sviluppi!- sono arrivato scettico e sinceramente esco con una certa soddisfazione perchè sono pochi i momenti in cui puoi fermarti, riflettere, senza pensare ad altro che a te
Incontri
E’ sempre bello quando si lavora ad un progetto.
La mente entra in quella dimensione in cui il tempo, lo spazio, i suoni attorno sono come attutiti. Incontri uno spazio esclusivo in cui nulla ha senso se non il flusso continuo delle idee, il fluire delle parole ed il magico sincronismo del corpo che asseconda con le azioni ciò che la mente ed il cuore disegnano. In assonanza.
Oggi è stata una giornata così. Progetti. Gli eventi che sono in programma. Le nuove idee. Ed il piacere di scoprire come le prospettive che assumiamo verso noi stessi, aiutino ad assumerne verso gli altri.
Fare il coach è una professione a due vie. Continue. Ogni progetto apporta ricchezza al mio essere. Ed ogni evoluzione, ogni traguardo personale arricchisce i progetti. Un circolo continuo. Affascinante.
Quando lavoro in questo stato mi capita sempre di ricevere in regalo una nuova prospettiva, di accorgermi di poter osservare qualsiasi situazione fuori, nel mondo, in modo nuovo. Diverso. Arricchente.
Uscire a pranzo e guardare le persone per strada. Con la mente vuota. Aperta agli incontri. Ed al semplice fatto che ti accorgi che accadono.
Un incontro è un incontro. Non importa che duri un minuto o tutta una vita. C’è un attimo in cui due anime entrano nel reciproco spazio e la danza ha inizio.
In quell’attimo ciascuno ha la magnifica possibilità di far tacere la paura che ci sposta istintivamente avanti e indietro nel passato e nel futuro. E stare. Nel presente. L’unico vero attimo vivibile in cui ciò che sei si incontra con l’altro e tutto ciò di cui ciascuno è convinto. Il suo sapere e il non-sapere. Che è il nuovo. L’esperienza. La scoperta. Che ci mette a nudo…a scoprire ancora un po’ di quel ‘chi siamo’ che spesso rincorriamo per tutta la vita.
Un incontro ha il sapore che tu stesso lasci sorgere dentro di te. Ne ha l’odore. E le forme. Contiene parole e silenzi che appartengono all’altro solo se sei disposto a zittire i tuoi.
A presto. Con ciò che segue a questa giornata.
L'eroe che è in te
A volte un colpo forte di vento apre una delle tue porte. Non è detto che sia qualcosa di buono o di cattivo. E’ qualcosa. Che semplicemente fa si che la porta si apra. Una porta che è dentro di te. Una porta che forse avevi chiuso o che non avevi ancora scoperto.
E’ un’occasione che la vita ti offre. E da come la prendi, da cosa ne trai, scopri qualcosa di te.
Non importa che sia una conferma o una nuova nota alla tua canzone.
Non importa se sia una lacrima che scende diversamente o una fragorosa risata.
Quello che conta e cosa te ne vuoi fare nel proseguio della strada. Da che parte vuoi guardare.
Puoi guardare indietro per un giorno o tutta la vita. Ma sempre le tue sensazioni sono dettate da come pensi che ciò che sta dietro inciderà nel tuo futuro.
La vita è quella che vivi adesso. Domani è un pensiero. Ieri è un pensiero.
E così pure le persone. Ciò che ti lasciano dentro lo decidi tu. Anche quando ti sembra che ti sia capitato e basta.
Lì è la trasformazione, il viaggio all’indietro per trovare chi siamo destinati ad essere dalla nascita. Ed esserlo. Con le nostre doti. I notri limiti. Le sfide e ciò che ci viene così facile…
Se chi sei ti è dubbio…continua ad ascoltare. Che ci sei è un fatto. Incontrovertibile. Meraviglioso.
Se attrai il dolore…è dentro di te. Che si nasconde da qualche parte. Ascoltalo. Per poi guardare altrove, lasciarlo andare e vivere come ti viene meglio.
Respira profondamente. Senti che sei vivo. Il tuo corpo parla. Di te.
QUANTO TEMPO HAI GIA’ PERSO tenendoti un DUBBIO o sentendoti INSODDISFATTO?
…magari perché non ti pare il caso di chiedere a qualcuno, perchè non hai tempo di occupartene, perchè sei preso da mille impegni quotidiani e rimandi?
Sei uomo, donna, imprenditore, fidanzato, single, giovane, anziano, adolescente ribelle, sportivo, avventuriera, timido, riservato, un po’ tutte queste cose…
Sei una persona come molte, che si può incontrare per strada, al bar, in un negozio, in chat?
- Se fino ad ora i cambiamenti ti hanno spaventato …
- Se dover cambiare direzione per te è sempre stato difficile …
- Se è penoso lasciare andare qualcuno o qualcosa