A Natale regala un’esperienza

Si avvicina il pensiero del Natale e forse alcuni di voi – forse i soliti pochi, speriamo sempre di più – sono stanchi di entrare nel vortice degli acquisti di oggetti. Nel consumismo fine a sé stesso. Nel comprare per comprare.

Perché facciamo un regalo a Natale? Vogliamo dare a quella persona la nostra attenzione, vogliamo dire “ti voglio bene”, vogliamo dire “Ho a cuore che tu sia felice”… e perché no, vogliamo fare una bella figura. Goderci l’atmosfera. Un momento che riscalda il cuore.

Certo ci saranno i soliti che dicono che bisogna ricordare queste cose tutto l’anno. Vero. Ma tutto l’anno include anche quei giorni e personalmente credo che non abbiamo bisogno di perdere una occasione, anzi, avremmo bisogno di crearne di più per dire alle persone che abbiamo a cuore

Ho a cuore come stai !

e allora perché non glissare dai soliti giri di pacchi pieni di “cose” e regalare una esperienza, una occasione di incontro con sé stessi. lo vedo un po’ come regalare IL SIMBOLO e lasciare alla persona una traccia di sè

Ecco perché ho pensato quest’anno ad una particolare consulenza che chiunque può acquistare per sé e per i suoi cari, per un amico a cui potrebbe essere utile.

Non è un percorso. E’ un momento unico – in un appuntamento di circa un ora e mezza in studio o via skype – in cui elaboro

la Mappa Personale di Nascita

della persona e estrapolo informazioni sulle doti, le sfide, le principali caratteristiche che sbloccano il potenziale e l’essenza. Un’incontro con sé stessi insomma in cui chi ne ha, può portare le sue domande. O anche semplicemente sentire con curiosità.

 

Tu acquisti il regalo e io ti consegnerò il tuo buono. Chi lo riceve non dovrà far altro che chiamarmi per fissare il suo appuntamento e penseremo a tutto noi!

Su prenotazione – se proprio vuoi esagerare  la mappa può anche essere elaborata per iscritto e ti  verrà consegnata sotto forma di un libretto stampato e  impreziosito dalla rilegatura artigianale.

Originale, vero?

COME FARE?

Il tempo vola e – soprattutto se vuoi il libretto stampato – scrivi subito a eventi@coachyourlife.it o chiama direttamente Michela al 3932738518 per prenotare il tuo regalo e ricevere il buono o il libretto da mettere sotto l’albero.

Buone esperienze!

Michela

A Natale sono tutti più buoni… “Natale Coach Your Life”

Sì è vero. Non basta un giorno dell’anno.

E’ vero anche che con un regalo materiale non si fa un sentimento.

E’ vero altresì che il mondo ha problemi tanto grossi che non si risolveranno sotto l’albero…

Ma allora – proprio per tutto questo bisogno di “meglio”, di questo “manca” – perché limitarsi a criticare?

Perché non prendere l’occasione di questo periodo e prendersi poi l’intento di portarlo avanti?

Perché essere contro? …e poi… contro a cosa?

 

Ho fatto l’albero di natale nella casa in cui sono andata a vivere con l’uomo che amo.

Mi ha accompagnata per 3 vivai a cercare quello più bello, perché avevo espresso il desiderio di avere un albero vero. Insieme facciamo giusto 100 anni…

Abbiamo parlato di cosa farne mentre stavamo al fresco sul furgoncino con cui siamo andati “in missione”. Un dialogo vivace. Discutiamo animatamente. E abbiamo “parlato” anche del riscaldamento e della tecnologia… e poi di nuovo di come fare a piantarlo in giardino (missione impossibile) e della possibilità di restituirlo per il reimpianto al vivaio “e chissenefrega se l’ho pagato”…

Sotto ci abbiamo messo i regali. Sono tanti. In alcuni pacchi probabilmente sappiamo entrambi cosa c’è… ma chi se ne importa?

Qualsiasi cosa fai è quello che ti evoca che le da veramente importanza. C’è un senso che ha valore in ogni cosa.

 

Rifletto e mi rendo conto che essere pro o contro per default a qualsiasi cosa… impedisce totalmente la possibilità di vivere quel momento in modo personale, pieno e dargli un senso veramente spirituale. Di sentirlo là dove D’Io ti esorta a vivere.

Coach Your Life… Guida la tua vita. Una fiammella si accende e ogni cosa ha il suo senso…

Non sono scatole vuote o piene di niente…

Ti sei già chiesto quanto possa essere bello rendere gioiosa la persona che hai a fianco vivendo semplicemente quello che la vita offre da fare, ricordandoti perché lo fai e per chi lo fai.

Guardo il mio albero. E’ pieno di palline vintage. Ci siamo svegliati una domenica mattina alle 6.30 per andare al mercatino “a fare affari” – come dice Ezio.

Una giornata bella. Fredda e piovosa. Ma piena. La ricerca, attaccare bottone proprio all’uomo dei trenini… lo svelarsi di una sorpresa ma fa lo stesso. Il panino onto…

E’ vero. Abbiamo dovuto avere i soldi per comprarle. E questo non è scontato. E si da il caso che allo stato attuale quella cifra c’era e non mi sento per niente male o in colpa verso la fame nel mondo per aver investito € 40 – 50 per una giornata gioiosa con il mio uomo.

Penso che se non avessimo avuto quei soldi e se non avessimo avuto le palline… saremmo stati contenti lo stesso.

Accade così… si vuole fare una cosa. Le si da un senso… e poi la si abbandona completamente. E’ bellissimo.

In casa c’è profumo di resina. Il pavimento è sporco. Pieno di aghi di pino. Ci avevano avvisati: questo pino tradizionale perde molti aghi. Ci sono quelli fatti apposta per le case. Ne perdono meno… ma chi se ne frega?!

Il senso di ogni cosa con le sue imperfezioni.

Ieri sera Ezio mi ha detto “mannaggia era da tanto tempo che non vedevo un albero con sotto così tanti regali”. Abbiamo sorriso…

Non penso che la mia vita sarà diversa per il contenuto di nessuno di quei pacchi. Lo sarà per il tempo che ho messo a pensare cosa gli può piacere. Per il fatto di immaginare la sorpresa. Per le emozioni che possiamo provare. Anche se non è venuto perfetto.

Le luci sono un po’ scarse. E non ho avuto tempo di andarne a cercare di più belle…

 

Un pensiero per un “Natale Coach Your Life ”

A me risulta che Natale è un giorno che celebra la nascita di qualcuno di veramente importante. Nasce un bambino che è figlio di Dio.

Lo vedo quel bambino. Negli occhi miei e in quelli di chi amo. Figlio di D’Io. Figlio di quella parte di noi suprema, elevata, immensa, che può darci il diritto di avere il diritto. Che tiene le chiavi della gioia. E della libertà.

E allora… perché non prendere una occasione…

Domani ne coglierai un’altra.

Se hai bisogno di un supporto per ricordarti che meriti gioia e quanta puoi darne in ogni momento, non lasciartelo scappare. Ci sono le feste comandate!

Natale non è unico. Tu sei unico.

Sei tu e solo tu che rendi commerciale o spirituale quello che fai.

Un dono è meraviglioso… quando contiene il suo unico scopo: essere un simbolo.

Sei tu e solo tu… che fai esperienza di TE. Di chi sei. Senza etichette

 

 

Buon “Natale Coach Your Life”!

Michela

Vorrei trovare sotto l'albero…L'albero senza le palle!

Quest’anno ho fatto l’albero tra diverse novità, scatoloni e molte vicissitudini paradossali…

Non ci ho messo le palle, perché mi sembra di sentirne già tante in giro.

L’albero senza le palle. Ecco cosa vorrei trovare sotto l’albero come regalo di natale

Tra ministri e leggi che proclamano esigenze di sacrificio, restando sul pulpito…qualcuno deve pur uccidere la pecora!

Enti colossali che truffano i cittadini, assurde perdite di tempo nei passaggi da un ufficio all’altro per consegnare informazioni scritte di tuo pugno a chi già le possiede, lo stato che non paga e vuole essere pagato… io rifletto.

Sì rifletto, ma anche la mia luce ha bisogno di ricarica. A chi mando la bolletta?

In questo periodo mi chiedo come faccia chi ha meno di me, se io sento di avere poco. E disperdere molto.

Se hai famiglia stenti. Se sei single stenti.

A natale non farò i regali. O meglio… non li compro. Lo so…bisogna tenere in circolo la valuta. Ma in questo periodo ho un’unica sensazione… gli imbrogli individualisti hanno preso il sopravvento.

Ieri pomeriggio ho intrattenuto una conversazione con un simpatico ‘ragazzo’ di media età. Avrà 48 anni. Sta bene. Una palestra. Ha sempre fatto questo come secondo lavoro. Come primo il poliziotto. Mi ha detto che è in pensione da due anni.

Se guardo solo lui… lo capisco. Aveva un vantaggio. Un diritto. (non ha “rubato”. Al massimo ha interpretato).

Nel racconto gli è sfuggita una espressione “cosa vuoi…ho perso qualcosina, dovevo stare ancora 6 anni…ma per 100 euro…che se li tengano”. Ho pensato che per alcuni anziani 100 euro al mese sono molti. Lui ha sicuramente una pensione più alta…

Davvero non trapelava nessuna arroganza. Solo un uomo normale. Che ha fatto la sua strada.

In questi giorni, sentendo per l’ennesima volta, il governo parlare da subito di sacrifici ho avuto la sensazione che “mi” chiedessero di versare del liquido…in un colapasta.

Questa immagine mi accompagna in ogni ufficio in cui entro. Dal commercialista. In ogni luogo in cui “sono deputata” a pagare queste misteriose istituzioni…

Io mi vergogno se devo posticipare un pagamento al meccanico, all’imbianchino, a qualsiasi mio piccolo fornitore… perché? Lui mi ha dato una prestazione e anche ha rispettato i tempi. Mi ha salutato col sorriso e…ci si aiuta.

Mentre un’ente per pagarmi una fattura di un corso che ho fatto al suo personale nell’ordine mi ha:

  • dato il contratto ‘solo con i soldi del finanziamento perché non abbiamo altro’ (ndr circa il 40% della mia tariffa)
  • fatto firmare almeno quattro moduli tra cui il mio incarico (a posteriori!)
  • chiesto una dichiarazione sul mio conto corrente incluso il codice per l’estero (antiusura)
  • chiesto la fatturazione in anticipo
  • e poi l’addetto mi ha detto ‘se mi mandi tutto entro mezzogiorno “oggi” ho giorno di bonifici…

ma questo è uno dei tanti esempi. so che tutti ne abbiamo. meglio parlarne poco, perché si sprecano energie.

Io l’ho fatto volentieri quel corso, perché quando ho a che fare con le persone comprendo e soprattutto voglio creare il mondo che voglio. E motivare a risvegliare ai loro valori i dipendenti di qualche ente pubblico la considero una sfida…però (in pnl non si dice…lo so) questo ‘ente’ o ‘istituzione’ nascosti, fantasmagorici, fatti di non si sa chi… fanno arrancare. Sprecano.

Il mio lavoro è crederci. E’ vedere una strada. Francamente in questo periodo faccio fatica. Non con i miei singoli occhi. Non vedo quella collettiva…

Io non so voi, ma nei momenti difficili mi hanno insegnato fin da piccola che se vuoi vivere devi guardarti dentro e trovare la forza dentro te stesso prima di chiedere sacrifici ad altri…

Allora mi chiedo…questi ‘anziani saggi’, passerebbero il natale in famiglia di uno solo di quelli a cui chiedono di sacrificarsi?

Sarebbero disposti a scambiare un po’ i ruoli? Così, solo per provare…

Possono stare una settimana esprimendosi con semplicità così come fa un artigiano? Riescono ad illuminarci facendoci vedere anche i risutati attesi di questo grande sacrificio?

Io – quando mi affido – voglio sapere sempre dove la mia guida mi sta portando.

O me lo dice in modo che io possa fare la mia scelta. O si guadagna la fiducia.

Non conosco altri modi. Tutto il resto lo definisco un obbligo. E su questo ancora…mi piacerebbe di riflesso poter osservare serenamente i miei diritti.

Il giusto. L’equo. La libertà e la responsabilità…di ciascuno di noi sono sicuramente chiamati in causa, ma se il sistema è fallace è la matematica stessa a darci la risposta.

Se ho un buco nel serbatoio qualsiasi pieno non mi consente di affrontare il viaggio…

Einstein diceva che non si può risolvere un problema allo stesso livello in cui si trova il problema stesso.

Gregory Bateson sosteneva che per osservare un sistema si deve porsi dal di fuori dello stesso.

Ed è così che mi sento.

Su un altro pianeta. Se vado lassù ho fiducia. Ho fiducia che il mondo sta cambiando così tanto che qualsiasi soluzione sta in una prospettiva che ancora non conosciamo. I governi non la conoscono. Siamo i nuovi Cristoforo Colombo e dobbiamo connetterci per far vibrare l’anima dentro un sistema nuovo.

Per questo, se ci penso, mi sarebbe piaciuto tantissimo un ‘nuovo’ governo. Fatto con un pazzo mix di persone. Giovani e anziani. Adolescenti. Intellettuali e praticanti. Di lavori diversi. Un pittore. Uno stagista…

Vorrei un governo in cui si chiamano Donne le donne e non sente l’esigenza di definirle “professionalità femminili”. Semplicemente. Non professori. Titolati.

Donne e Uomini. Animati. Irragionevolmente animati!

Non lo so se ve ne siano. Non lo so davvero.  Ho regalato la TV inutile…

Ma quello che mi sembra di sentire – per quel poco che leggo…sono parole vecchie. In cui il bilancio dei buchi è taciuto. E si chiede.

William Ury spiega che le migliori tecniche di negoziazione sono quelle che fanno tutti vincenti. Win – Win.

Qui “a terra” si parla solo di tagli…e mi viene una battuta – un po’ volgare -… che non sta bene sulla bocca di una “personalità femminile “…

Il mio piccolo sistema la settimana scorsa ha incontrato una vispa ragazzina di 18 anni. Cerca lavoro da 1 anno e ½.  Ok. L’aiuterò. E probabilmente questo farà la differenza per lei rispetto ad altri. Il primo giorno che l’ho sentita al telefono mi ha chiesto “mi ha detto mio papà che mi tiri fuori un posto”. No. Non è così che faremo. Tireremo fuori qualcosa da te. E quel qualcosa troverà un corrispondente ‘acquirente’. Ha studiato grafica. Aveva un cv tristissimo. Le ho detto di farne due. Uno sul modello. L’altro sbizzarrendosi. Ha sorriso. E’ l’anima.

Uno. Nel mio piccolo. Ma ce ne sono tantissimi. E…francamente in questo periodo – a volte – vorrei portarli tutti su un altro pianeta.

Là dove l’anima e il business vanno a braccetto. Non si spintona. Non ti insultano alla rotonda. Pagano volentieri le tasse…perché ne hanno validi motivi.

Prossima fermata? Universale…

Vi prego di continuare a tenere acceso quel barlume di fiducia…

Buon lunedì.