A Natale regala un’esperienza

Si avvicina il pensiero del Natale e forse alcuni di voi – forse i soliti pochi, speriamo sempre di più – sono stanchi di entrare nel vortice degli acquisti di oggetti. Nel consumismo fine a sé stesso. Nel comprare per comprare.

Perché facciamo un regalo a Natale? Vogliamo dare a quella persona la nostra attenzione, vogliamo dire “ti voglio bene”, vogliamo dire “Ho a cuore che tu sia felice”… e perché no, vogliamo fare una bella figura. Goderci l’atmosfera. Un momento che riscalda il cuore.

Certo ci saranno i soliti che dicono che bisogna ricordare queste cose tutto l’anno. Vero. Ma tutto l’anno include anche quei giorni e personalmente credo che non abbiamo bisogno di perdere una occasione, anzi, avremmo bisogno di crearne di più per dire alle persone che abbiamo a cuore

Ho a cuore come stai !

e allora perché non glissare dai soliti giri di pacchi pieni di “cose” e regalare una esperienza, una occasione di incontro con sé stessi. lo vedo un po’ come regalare IL SIMBOLO e lasciare alla persona una traccia di sè

Ecco perché ho pensato quest’anno ad una particolare consulenza che chiunque può acquistare per sé e per i suoi cari, per un amico a cui potrebbe essere utile.

Non è un percorso. E’ un momento unico – in un appuntamento di circa un ora e mezza in studio o via skype – in cui elaboro

la Mappa Personale di Nascita

della persona e estrapolo informazioni sulle doti, le sfide, le principali caratteristiche che sbloccano il potenziale e l’essenza. Un’incontro con sé stessi insomma in cui chi ne ha, può portare le sue domande. O anche semplicemente sentire con curiosità.

 

Tu acquisti il regalo e io ti consegnerò il tuo buono. Chi lo riceve non dovrà far altro che chiamarmi per fissare il suo appuntamento e penseremo a tutto noi!

Su prenotazione – se proprio vuoi esagerare  la mappa può anche essere elaborata per iscritto e ti  verrà consegnata sotto forma di un libretto stampato e  impreziosito dalla rilegatura artigianale.

Originale, vero?

COME FARE?

Il tempo vola e – soprattutto se vuoi il libretto stampato – scrivi subito a eventi@coachyourlife.it o chiama direttamente Michela al 3932738518 per prenotare il tuo regalo e ricevere il buono o il libretto da mettere sotto l’albero.

Buone esperienze!

Michela

La grigliata di ferragosto

cosa fai a ferragosto?
e perché per una volta non chiedersi
Chi sarai a Ferragosto?”
c’è chi cerca sempre altrove per non impegnarsi ad apprezzare il “qui”
e questo vale anche per le persone. che “cerchiamo”
per scoprire se sei tra questi osserva come tratti chi ami… i più vicini a te…
sì perché si fa presto a fare i piacioni, i calmi e i tolleranti con gli amici sociali e disconoscere invece le esigenze di chi ti vive accanto…
è logico. agli uni puoi presentare solo la maschera. con gli altri stai con tutto. e per riuscirci devi vedere di te le cose che non ti piacciono. 
il mordi e fuggi sociale può essere la maschera dei vuoti di cui non vuoi occuparti.
ê l’altrove.
ma il qui è con te stesso e con chi dici di amare. con la tua famiglia… con la quale puoi solo riconciliarti dentro se vuoi vivere bene.
secondo voi chi è il più forte?
colui che affronta le sue ombre e poi esce fuori intero nel mondo o colui che esce a mettere rumore nel suo vuoto per poi portarlo a casa ancora più grande?
e quali sono di più?
in che gruppo mettiamo le droghe, l’abuso di sostanze alienanti di ogni genere, i branchi, gli ultras di qualche cosa, gli intellettuali spinti, i fanatici, gli scambisti in voga,…
io dico che se non ci sono entrambe la vita non è piena. ma sono certa che se pensi di riempire i vuoti dentro per evitare di sentirli… sei di questa epoca passata.
dico che se non ti esprimi lealmente… non entri mai veramente nel gioco della tua vita.
dico che se non accetti di guardare allo specchio tè stesso senza raccontarti tante storie, se non sai dirti “io sono qui. e valgo” sarai sempre timoroso di confrontarti fuori. con le differenze. per paura di perderti.
e confrontarsi con le differenze non è “comprimersi a compiacere il mondo”… non è omologarsi in cerca di approvazione… È starci. senza confondere il tuo spazio sociale con quello intimo. e quello privato.
perché il punto non è con quante persone puoi sederti a tavola. ma con quante di queste puoi esprimere veramente chi sei.
espressione è “portare fuori”… se non lo fai non stai mai comunicando e tantomeno ascoltando veramente. un bel paradosso, vero?
…e dire che siamo ancora nell’apparenza in cui i più sono convinti che chi tace sia un grande ascoltatore…
…hai mai pensato che chi tace stia solo accarezzando il tuo ego e il suo e prendendo i tuoi pensieri. o che sia pigro. o vile. o critico inespressivo.
…hai mai pensato che chi ti offre una opinione scomoda abbia stima della tua capacità di riceverla… o che chi parla tanto si esponga…
… ti sei mai chiesto cosa pensi di te al di là della parola?
…hai mai avuto a che fare con il lieve senso di disturbo che puoi creare la domanda “come stai?” Quando non puoi rispondere la verità o percepisci che la risposta non sia di interesse genuino?…
tu.  tu a che punto sei?
chi ti conosce veramente?
cosa farai a ferragosto?
…una grigliata piena rumori e di vuoti o starai con gente che puoi e che ti può guardare negli occhi… molti o pochi che siano?
buon Ferragosto!
e che tu sia con te!
coach your life!
Michela

morire per tutta la settimana

oggi penso veramente che vorrei vivere questa settimana come se non ce ne fosse un’altra…

sì: ho voglia di morirla. tanto. 

e ho voglia che quelle poche, pochissime persone che dicono di amarmi facciano altrettanto. pensando di amare anche sé stesse – mentre lo fanno.

no, non voglio passarla da sola. non ho mai voluto passare da sola i momenti più vivi di questa mia esistenza. 

è una mia caratteristica.

so stare da sola. lo sono stata per molto tempo. ancora ci sto.

ma non ho voglia di fare tutte le cose solo per me. non ne trovo senso alcuno.

desidero ardentemente sperimentare la purezza della parola amore. e condivisione.

sulla base di un presupposto unico: dividere e condividere sono due universi opposti. in contraddizione.

è impossibile dividere e condividere contemporaneamente. se ti senti uno dividi. se ti senti più di uno condividi. se divido vado. se condivido resto.

desidero presenza. genuina. generosa. abbondante.

e voglio sentirmi libera per sempre di dirlo a voce alta. fiera.

amarsi significa riconoscersi. e riconoscere. senza scuse. senza fughe. contemplando tutto quello che può accadere in ogni incontro come un grande immenso atto di Vita. e mi riferisco ad amar-si (sé) e amar-si (tra)

sto parlando di rispetto per la vita.

sto parlando di coraggio. della musica del cuore.

la Bellezza non può esistere se non nella completezza del presente.

ho fame e sete di bellezza.

ho il cuore che lacrima per quanto ancora sono lontane le persone in generale dall’essere nell’uno e mi affatica il pensiero quando vedo i molti nella solitudine.

ho voglia di dare un calcio a tutto quello che mi fa perdere tempo.

ho voglia di scrivere progetti di lavoro e alla fine di una mail poter semplicemente scrivere “sceglimi o passa oltre con garbo”

gli equilibrismi di questo mondo ipocrita con sé stesso.

le bandiere della libertà che schiaffeggiano chi la pensa diversamente.

chi si nasconde dietro una passione solo per alzare il dito.

tutti i presupposti di imbroglio su cui basa ogni singolo pezzo di carta che circola in questa nazione

persone che si separano e usano i figli come tritacarne dell’adulto con cui li hanno creati

guaritori che vogliono che i clienti guariscano per riflettere l’immagine delle loro bravure

uomini paurosi che additano le donne invece che amarle come fiori

donne che hanno le palle ma la biologia dice che abbiamo le ovaie

il mio gridare quando voglio solo essere abbracciata

andare quando è tempo di restare.

I matti emarginati perché dicono le verità scomode

e altro altro ancora …

Dov’è l’essenza?

Perché usare il finto garbo evitando di dire semplicemente quello che è quando quello che è è una delle poche disillusioni che possono veramente aiutare il prossimo a reggersi meglio nella sua grandezza?

ho un fiore di orchidea davanti. qui. nel mio studio. al caldo ventilato da un vecchio ventilatore che avrà girato almeno per duecentomila ore.

una pianta che è vissuta 3 volte per gratitudine. è venuta con me in 3 case. è stata secca. storta e spesso sola. ma le ho dato fiducia. e ogni tanto mi ringrazia con un fiore.

credo sia bellissima solo perché non ho mai voluto che fosse bella. ho lasciato che lo fosse.

ha lo stelo che cresce storto. Tutto buttato un po’ a lato. Perché non ho avuto la prontezza di legarla al suo bastoncino. Il bastoncino c’è. E lei anche. Sfrontatamente bella. Storta. E bella.

 

Ho il ciclo. E sono nervosa. Triste. Sgomenta. Ho caldo. Mi sento bene. So che tra qualche minuto potrò sorridere. Basta un soffio di vita e tutto cambia dentro una donna avvolta nelle sue emozioni…

È un esercizio? È un bisogno? È un’attitudine? Non lo so.

Non credo più di volerlo sapere.

I momenti migliori della mia vita – e di altri che me lo hanno raccontato – sono accaduti quando mi sono concessa il lusso di non voler sapere.

Quando mi ci sono tuffata dentro. Intera. Senza paura. Senza inganni se non quelli che non vedevo…

Se guardo indietro riconosco che ho commesso tanti errori. ma non c’è niente che vorrei cambiare di quello che ho scelto di fare. E di quello che non ho scelto… non so. Non si può cambiare la propria vita. La Si é! Si può onorarla per tutto il tempo che resta.

È quello che non facciamo… che rimane qui… ci resta addosso come una ragnatela.

È la cosa buffa della vita. Ti può percuotere con le cose non fatte… credo dipenda dal fatto che… andavano fatte

Io sono nata perché lo volevo. Non sono figlia dell’amore più sano. Sono figlia di due adulti imperfetti. Il problema non sono state mai le loro imperfezioni… è stata la ciecità. È stata l’incapacità di accettare le regole del gioco della vita: se fai il cieco potrai pensare di aver calpestato una merda. Ma aprendo gli occhi ti potrai rendere conto che era una persona…

Aggrappati l’un l’altro non si sono mai detti “ti amo”… si sono picchiati, disconosciuti, rincorsi, tenuti… e ancora adesso che uno dei due è morto…è reso vivo dal rammarico, la colpa, l’incapacità di riconoscere il sentimento che sta sotto ogni legame…

Ogni persona ha un suo mondo. E il mondo vero è dato dai fatti compiuti da queste persone… se da questi fatti nascono figli… altri mondi si aggiungeranno in parte simili, in parte nuovi e diversi… così via, all’infinito

Se immaginate l’incontro tra un albero e la terra… potete rendervi conto che all’inizio – quando sono albero e terra – sono in un equilibrio individuale. Diviso. La terra non ha solchi. L’albero ha radici che scorrono libere.

Quando viene piantato… le radici dovranno farsi spazio. La terra potrà fare opposizione. O potrà ritrarsi, facendolo vacillare.

È un moto dinamico continuo… sembra difficile… eppure un albero quando ben radicato risorge, cresce e si espande grandioso nell’aria e la terra ne risulta più bella.

Ogni incontro è terra e albero. Sgomitando e basta non vivremo bene. Dobbiamo amalgamarci in un nuovo “uno” tra albero e terra… senza paura di disconoscerci…

Lo spazio è molto, moltissimo se ci immaginiamo liberi. Se decidiamo di crescere rigogliosi mettendo le nostre forze in un’unica onda… albero e terra…

non è poesia tutto questo?

è forse meglio continuare a paragonarsi con chi fa diverso e tentare di buttarlo giù, fuori o lontano? O continuare a muoversi da soli invece che riequilibrare la danza?

Cosa c’è di bello nel vincere soli e comodi additando i peggiori in qualcosa?

Dove sono le emozioni?

La compassione richiede vicinanza. Mi è impossibile pensare di dovermi difendere da chi ho vicino. Voglio essere tenuta in considerazione e tenere in considerazione. In un reciproco.

Col presupposto che la soluzione migliore è quella che non sappiamo ancora… perché verrà proprio perché ci siamo incontrati.

La creatività non è imporre la propria visione. La creatività è avere spazio per esprimere la propria visione, ascoltare presentare l’altra e accettare quel po’ di rischio che comporta mettersi – diversi – uno vicino all’altro e decidere la strada.

Unire e condividere. 

Non importa se sei il mio vicino di casa. Il mio cane. Il mio gatto. Mia madre. La mia amica o il mio uomo… c’è un pensiero solitario che va percorso per poi essere abbandonato… tutto là…

Convivenza. Vivere con.

A presto

Michela

due parole. voce del verbo Amare

“ho scritto Ti Amo sull’erba… “

le parole d’amore sono belle… e dirle è un atto di stravolgente bellezza…

e comunque… “parlare d’amore” è riduttivo, bisogna amare e basta.

amare. amare richiede coraggio. Coraggio.

Coraggio di spegnersi completamente per poter vedere la sostanza di sé E dell’altro, con le sue ombre. Con tutto.

Ti alzi la mattina e ami, vai a fare la spesa e ami. Inciampi per strada e ami. Incontri un sorriso e ami. Ami e senti che puoi.

E poi ami il tuo cuore. Il tuo essere… e dedideri sentirti amatosono due cose. Non una. Amare e essere amato.

Viviamo nella costante attenzione all’amore… distorta dal tentativo di definirlo. Ma come può definire una farfalla? La sua bellezza. Il suo essere. Ciò che può trasmetterti?

Anche se sei imperfetto 😉 hai amore dentro da DARE. e Anche se sei imperfetto 😉 hai amore fuori DA RICEVERE. Codici diversi magari… ma tutto alla fine riporta alla nostra essenziale voglia di essere vivificati. Resi vivi. Nel mondo. Per come siamo e contemporaneamente per come sentiamo di poterci trasformare.

Vivere nell’amore è riconoscerlo in ciò che c’è… semplicemente perché lo lasci risuonare… e espandersi per amare ancora di più… 

In qualsivoglia forma…

Nessuno può dirti cosa è o cosa non è vero amore. Perché quando lo sta facendo non sta nel cuore, ma nel pensiero. Non sta amando. Sta teorizzando.

Nel pensiero stanno le trappole più grandi che limitano ciascuno di noi. Tutti. Maestri compresi. Loro di più…

Amare è fatto di atti… molti dei quali stanno fuori di te e al di là della parola. Partono dal cuore per arrivare da qualche parte… fuori… o dentro…

Amare sé stessi è un atto altrettanto coraggioso e richiede di spegnere completamente tutto ciò che arriva dalla mente e da fuori, per potersi vedere. Liberi. Nel nostro essere. Riconoscersi.

C’è così tanta strada da fare semplicemente con questo scopo… che ci è data tutta la vita… e quando finisci muori. Muori perché c’è qualcosa di te che non hai amato completamente e al quale non sei riuscito a dare una occasione… Non c’è altro: l’altra morte, quella in cui hai semplicemente finito… quella ti lascia col sorriso.

in questa immensa vastità dell’amAre… è altrettanto un atto d’amore concedersi il diritto di desiderare di sentirsi amati da altre persone. A sfumare apprezzati. Stimati. Riconosciuti come esseri…meritevoli d’amore.

E’ un’altalena. Io. Tu. Noi. Voi. Loro…

Viviamo tutti con le nostre altalene vedersi e vedere… e nel mezzo scivolano le nostre paure… anche esse fanno parte di noi. E meritano di essere amate perché solo così le potremmo lasciare andare.

Non ci si libera da una paura cacciandola. Tornerà dalla porta segreta nel futuro. Ce se ne libera osservandola. Vedendola. Riconoscendola.  Salutandola. E’ un commiato. E quando va via ci sentiamo espandere… dal cuore. E da lì possiamo vedere ancora meglio…

Il cuore brucia quando chi dice “ti amo” svanisce. Perché? E’ un incrocio fuori dall’amore… Per quale arcano motivo alcune persone hanno così tanto bisogno di sfuggire gli adii… se non perché non amano abbastanza… non l’altro. Non quello da cui sfuggono. Non hanno abbastanza esperienza di Amare. sé e l’altro al contempo…

Amare è nell’eterno…

Se ami… ami. Non ci sono altri spazi. Perché già questo è immenso.

E poi c’è la pratica… <3

Buona estate

THINK NEW… from Ancient Time – L’eterno ESSERE.

e un caldo pomeriggio di giugno – nei tuoi appuntamenti di lavoro – via a trovare una imprenditrice… 

una che ti piace ogni volta che la incontri… al di là dei progetti, al di là del lavoro… una con cui scambi i tuoi pensieri con i suoi e… sai che arrivano esattamente al senso con cui sono stati espressi.

Non è che te lo devi dire o preparare… è un incontro.

Io li chiamo così. E ogni volta che c’è un incontro CON UN INCONTRO… non hai un gran bisogno di preparare un bel niente: AVVERRA’…

È molto bello concedersi e concedere queste occasioni. Perché accade sempre qualcosa di inaspettato e ricco.

E infatti Lei – Mariacristina Gribaudi – Chairwoman della Keyline (azienda storica nella produzioni di Chiavi…) – ha lasciato a me – Michela Epifani – Coachessa – dentro l’appuntamento, lo spazio per una di queste occasioni

Basta un breve ritardo. E il quarto d’ora invece che essere vissuto come una scocciatura provvede da entrambe le parti la porta per quell’inaspettato.

Sto già leggendo un paio di riviste che non conoscevo nella hall. Preziose informazioni sulle Aziende Italiane che stanno avendo successo all’estero… Qualche dettaglio in più sulla Persona Steve Jobs e il suo vivere l’azienda…

 

La sua assistente:

Ci sarà da attendere. Vuole visitare il nostro Museo delle Chiavi intanto?” – la mente logica esita. Anzi scatta subito avanti e tenta di dire di no nella speranza di poter finire di leggere l’articolo. Ma poi  – fortunatamente – TACE. E si apre l’Essere… “ Grazie! Non avevo visto il Museo quando sono venuta qui a fare il seminario “Non c’è Kaizen senza Leadership

La magica porta si apre. Amo il “vecchio” quando è veicolo di STORIA che FLUISCE e non attaccamento… Il confine è sottile, bisogna coglierlo. Ma le metafore che offre generose all’occhio aperto sono ricche di messaggi di cui l’imprenditore stanco di oggi ha bisogno. Le persone ne hanno bisogno. La vita…

Lo dico sempre anche a Ezio… loro hanno questa incredibile e stupenda capacità di far slittare il passato nel presente per accogliere il futuro. Lo fanno con semplicità. In ogni cosa. Tutti i giorni, con gli arredi che pensano e corstruiscono in Orvett…

Insomma entro e la mia gentile accompagnatrice mi guida nella visita. Ho immediatamente l’istinto di fare delle foto. Le foto sono storia. E gli scatti di quelle antiche chiavi, lucchetti, cassaforti sono storia della storia.

Sto godendomi questa immersione nel tempo. E poi LO VEDO! Lì sul tavolo. Il dettaglio che METTE TUTTA LA STORIA IN UN MOMENTO, che rappresenta un concetto essenziale! coincidenza la settimana scorsa avevo scritto un post…

LA VERA INNOVAZIONE su quel tavolo pieno di ricordi. Quella che sta nel cuore delle Aziende. E arriva dai tempi passati.

THINK NEW! Il motto di questa azienda (che potete vedere a caratteri cubitali nella loro azienda e nei loro video). Sempre proiettata nel futuro. A costruire sé stessa.

Lì sul tavolo. In una cornice antica. Un semplice messaggio scritto a penna. Vicino al primo Catalogo della Ditta Bianchi dal 1777.

Queste vecchie date che esprimono con ORGOGLIO LA STORIA DEL FUTURO. Il nuovo nel vecchio. Think New!

 

E nel tempo di uno scatto mi si consolida la convinzione di quanto sia vecchia – come la usano adesso – la parola innovazione e quanto sia preziosa invece questa futuristica antica capacità di visione – col cuore – della CAPACITA’ DI CREARE! 

Che è sempre stata lì. Era lì nei nostri distretti industriali ARTIgiani, era lì e lo è ancora nelle MANI e nei CUORI di certi Uomini Antichi, come di questa Donna Moderna, delle Aziende FAMILIARI…

Lì nel PERSEMPRE dove VIVE E ARDE L’ESSENZA, LA PASSIONE, ILCUORE, IL CORAGGIO E LA CAPACITA’ DI CREARE ETERNA. Che sta solo e unicamente nelle persone. Non nelle macchine, non nel marketing, non nel web… Quelli sono lì per cambiare. Per portare quella FIAMMA nel futuro di ogni tempo e traslarla nel tempo…

STA LI’ DENTRO E CHIAMA PALPITANTE PERCHE’ VUOLE VIVERE PERSEMPRE!

THINK NEW… FROM ANCIENT TIME!

Le ho dedicato un Album. Lo trovate sulla mia pagina di Facebook. Coachyourlife Michela Epifani

Spero che questo post venga letto da mille e mille di questi imprenditori. Spero che dia loro una scaldata alla loro fiammella. E che orgogliosi possano esporre il loro messaggio… FIERI.

 

Buona visione

“Voglio parlarti di noi” Le Donne spiegate agli Uomini. Oltre la vignetta. In salotto. Giovedì 28 maggio 2015. Bassano del Grappa

Maschi e femmine. Esiste una possibilità di incontrarsi… senza distruggersi!

Questo non è un corso. Non ha nemmeno la pretesa di indirizzare i maschi come certe affermazioni che sembrano volerli colpevolizzare per il loro modo di essere…

 

Questo è un evento istintivo. Per fare qualcosa che mi piace tanto. Dare uno spazio concreto a tante conversazioni in cui ogni giorno mi ritrovo – sia nel lavoro, che nella vita privata. Parlando con uomini… di donne. E viceversa. Quattro chiacchiere dentro e fuori gli stereotipi.

 

Invece che criticare offro uno spazio. Il mio salotto. Chi vuole venire e decide di iscriversi lo fa.

Invece che professare… mi espongo e voglio raccontare agli uomini a cui interessa cosa succede – dentro – ad una donna in certe circostanze in cui l’uomo – il maschio – agisce dalla sua prospettiva. Nella relazione. E voglio dirvi come potete prendervi cura del vostro istinto maschile. Oggi. Un gioco di confronti. Voi portate le vostre domande. E vince chi porta a casa di più!

 

Questo evento – il primo, forse l’unico… chissà –  non è rivolto a tutti. E’ rivolto solo a quegli uomini che hanno voglia di mettere in gioco le loro esperienze. Fuori dal branco dove – inevitabilmente – nascondono le loro debolezze. E dedicare una serata davanti ad altri come loro. A fare una cosa che è molto difficile e appagante: parlare tra loro… e con me, di come si relazionano con le donne. Di cosa vogliono. Cosa funziona e cosa no. Per capirsi. Per lucidare il maschio che è in loro… arricchito del sentire tipicamente femminile. E andarsene a casa. Più liberi. Più forti. Più “belli”.

 

E’ tempo che vi riprendiate in mano il vostro scettro maschile. (e se fai una battuta… )

Sono stanca di vedervi in giro curvi, ammosciati e infemminiti. Le lamentele vi annientano.

Avete spazio: Il maschile e il femminile si possono integrare dando senso alla grande forza che l’uomo ha in sé e biologicamente ancora conserva.

 

Giovedì 28 maggio. A Bassano del Grappa.

Dalle 19.30 alle 22.30

Coachyourwife!

L’aperitivo lo portate voi.

Per iscrizioni:

eventi@coachyourlife.it

quota di partecipazione:

da un minino di € 30,00 a massimo € 60,00 o anche €100 se volete. Decidete voi alla fine, quanto vale quello avete fatto nella serata.

Quote Rosa: Le donne non sono ammesse. (potranno essere organizzati in seguito eventi aperti a entrambi)

Le iscrizioni via Facebbok vanno confermate con sms al 3932738518 con scritto “partecipo a Voglio parlarti di noi” 28.05 Nome Cognome Data di nascita e indirzzo mail.

 

Per maggiori informazioni su di me

www.coachyourlife.it

facebook MichelaMagicMiki Epifani

linkedin Michela Epifani

 

Patrizia racconta…

Ciao Miki sono in partenza per una breve vacanza/corso in Trentino. Decisione improvvisa, tormentata  e contro ogni buon senso….. molto probabilmente se non ti avssi incontrata ci avrei rinuncito ( Ti farò sapere se è stata una buona idea…. :-))
Grazie , un bacione 
a presto. 

Patrizia
Comincia così la mail con il commento al coaching. E io pensavo fosse finito, mentre continuava così:

L”esperienza di  coaching  con Michela non è facilmente    raccontabile e definibile. Faro’ un piccolo e sicuramente incompleto tentativo:
Già utilizzare la parola coaching non rende l’idea…..piuttosto posso parlare di un incontro . Un incontro con una persona che ti guida? No , proprio no… Nessuna verità preconfezionata  in tasca, ricette standard  di sicuro successo,. Una persona che  ti ascolta ? si certo ma è  troppo poco  Direi piuttosto che Michela ti ascolta e poi ti fa vedere……nel senso che ti porta a guardare…. , non sempre ti piace quello vedi, quasi sempre è abbastanza scomodo  ma sicuramente è qualcosa di profondo e prezioso perchè  autentico, originale  che ti sorprende e ti meraviglia. ,….Insomma ,i a  sprazzi e brandelli intravedi e assapori  quella enormità che è il tiuo vero io.!! . e succede  che se pensavi di essere in un vicolo cieco cominci a scoprire di avere dentro , fuori e intorno a te tanti  sentieri, vicoli strade, ponti, circonvallazioni , autostrade.
Definire costruttiva l’esperienza con Michela è veramente riduttivo (si è vero, un po’ si finisce a parlare come lei) .
Direi che gli incontri con lei sono “rinvigorenti”  un pieno di  vita e umanità che generosamente ti regala  e che tu ti prendi e ti porti a casa  .

Patrizia Tonon – Istruttrice di Nordic Walking, Naturopata, Psicologa, Direttore d’Hotel e… numero 7

Mamma tuttofare? Stacca. Esci dall’apnea. Ricaricati! MAMY MIND. Sabato 11 aprile 2015. A Bassano del Grappa

Sei una mamma? Hai addosso tutte le apprensioni, tensioni, gioie ed emozioni che si provano quando un piccolo essere umano dipende completamente da te?

La tua vita è solo un po’ cambiata da quando è nato tuo figlio?

E’ primavera! Tempo di pulizie. Tempo di alleggerire. Tempo di dedicarsi del tempo.

Tutto rinasce. Fioriscono le piante. E io e Franca – mamma e titolare del Centro Mind – abbiamo pensato che

è TEMPO PER FAR FIORIRE UN SORRISO IN PIU’ anche alle mamme!

 

11 aprile 2015

un magnifico sabato mattina presso il Centro Mind

Pizza Garibaldi 24 – Bassano del Grappa

dalle 10.00 alle 13.00

3 ORE SOLO PER TE!

clicca sull’immagine e leggi come partecipare o vai direttamente alla scheda di iscrizione QUI

Non aggiungo altro… solo…

ti aspettiamo!

Perché noi… sappiamo un segreto…  ogni mamma merita un attimo per prendersi cura di sé 😉

poi… se ti piace… se ci prendi gusto… potrai scoprire le gioie di mamymind full-immersion… chissà 😉

 

Michela COACH YOUR LIFE

Info e prenotazioni:

Centro Mind tel 0424 220031

info@centromind.com

eventi@coachyourlife.it

 

A Natale sono tutti più buoni… “Natale Coach Your Life”

Sì è vero. Non basta un giorno dell’anno.

E’ vero anche che con un regalo materiale non si fa un sentimento.

E’ vero altresì che il mondo ha problemi tanto grossi che non si risolveranno sotto l’albero…

Ma allora – proprio per tutto questo bisogno di “meglio”, di questo “manca” – perché limitarsi a criticare?

Perché non prendere l’occasione di questo periodo e prendersi poi l’intento di portarlo avanti?

Perché essere contro? …e poi… contro a cosa?

 

Ho fatto l’albero di natale nella casa in cui sono andata a vivere con l’uomo che amo.

Mi ha accompagnata per 3 vivai a cercare quello più bello, perché avevo espresso il desiderio di avere un albero vero. Insieme facciamo giusto 100 anni…

Abbiamo parlato di cosa farne mentre stavamo al fresco sul furgoncino con cui siamo andati “in missione”. Un dialogo vivace. Discutiamo animatamente. E abbiamo “parlato” anche del riscaldamento e della tecnologia… e poi di nuovo di come fare a piantarlo in giardino (missione impossibile) e della possibilità di restituirlo per il reimpianto al vivaio “e chissenefrega se l’ho pagato”…

Sotto ci abbiamo messo i regali. Sono tanti. In alcuni pacchi probabilmente sappiamo entrambi cosa c’è… ma chi se ne importa?

Qualsiasi cosa fai è quello che ti evoca che le da veramente importanza. C’è un senso che ha valore in ogni cosa.

 

Rifletto e mi rendo conto che essere pro o contro per default a qualsiasi cosa… impedisce totalmente la possibilità di vivere quel momento in modo personale, pieno e dargli un senso veramente spirituale. Di sentirlo là dove D’Io ti esorta a vivere.

Coach Your Life… Guida la tua vita. Una fiammella si accende e ogni cosa ha il suo senso…

Non sono scatole vuote o piene di niente…

Ti sei già chiesto quanto possa essere bello rendere gioiosa la persona che hai a fianco vivendo semplicemente quello che la vita offre da fare, ricordandoti perché lo fai e per chi lo fai.

Guardo il mio albero. E’ pieno di palline vintage. Ci siamo svegliati una domenica mattina alle 6.30 per andare al mercatino “a fare affari” – come dice Ezio.

Una giornata bella. Fredda e piovosa. Ma piena. La ricerca, attaccare bottone proprio all’uomo dei trenini… lo svelarsi di una sorpresa ma fa lo stesso. Il panino onto…

E’ vero. Abbiamo dovuto avere i soldi per comprarle. E questo non è scontato. E si da il caso che allo stato attuale quella cifra c’era e non mi sento per niente male o in colpa verso la fame nel mondo per aver investito € 40 – 50 per una giornata gioiosa con il mio uomo.

Penso che se non avessimo avuto quei soldi e se non avessimo avuto le palline… saremmo stati contenti lo stesso.

Accade così… si vuole fare una cosa. Le si da un senso… e poi la si abbandona completamente. E’ bellissimo.

In casa c’è profumo di resina. Il pavimento è sporco. Pieno di aghi di pino. Ci avevano avvisati: questo pino tradizionale perde molti aghi. Ci sono quelli fatti apposta per le case. Ne perdono meno… ma chi se ne frega?!

Il senso di ogni cosa con le sue imperfezioni.

Ieri sera Ezio mi ha detto “mannaggia era da tanto tempo che non vedevo un albero con sotto così tanti regali”. Abbiamo sorriso…

Non penso che la mia vita sarà diversa per il contenuto di nessuno di quei pacchi. Lo sarà per il tempo che ho messo a pensare cosa gli può piacere. Per il fatto di immaginare la sorpresa. Per le emozioni che possiamo provare. Anche se non è venuto perfetto.

Le luci sono un po’ scarse. E non ho avuto tempo di andarne a cercare di più belle…

 

Un pensiero per un “Natale Coach Your Life ”

A me risulta che Natale è un giorno che celebra la nascita di qualcuno di veramente importante. Nasce un bambino che è figlio di Dio.

Lo vedo quel bambino. Negli occhi miei e in quelli di chi amo. Figlio di D’Io. Figlio di quella parte di noi suprema, elevata, immensa, che può darci il diritto di avere il diritto. Che tiene le chiavi della gioia. E della libertà.

E allora… perché non prendere una occasione…

Domani ne coglierai un’altra.

Se hai bisogno di un supporto per ricordarti che meriti gioia e quanta puoi darne in ogni momento, non lasciartelo scappare. Ci sono le feste comandate!

Natale non è unico. Tu sei unico.

Sei tu e solo tu che rendi commerciale o spirituale quello che fai.

Un dono è meraviglioso… quando contiene il suo unico scopo: essere un simbolo.

Sei tu e solo tu… che fai esperienza di TE. Di chi sei. Senza etichette

 

 

Buon “Natale Coach Your Life”!

Michela