Un pezzo tratto da : Viaggio a Ixtlan di Carlos Castaneda
Ispirante. Che narra di come la danza tra presenza e assenza sia essenziale. Per una vita viva.
Essere inaccessibili
Mi mostrò l’importanza cruciale del rapporto reciproco tra il nascondersi e il mostrarsi.
Devi imparare ad esporti e sottrarti deliberatamente. Così com’è ora la tua vita, sei continuamente esposto senza volerlo.
Sottrarsi non significa nascondersi o essere segregati, ma essere inaccessibili. In altre parole, non fa nessuna differenza nascondersi se tutti sanno che ti nascondi.
I tuoi problemi di ora nascono proprio da questo punto: quando ti nascondi, tutti sanno che ti nascondi, e quando non ti nascondi, sei esposto a tutti quelli che ti vogliono mettere le mani addosso.
A un certo momento della mia vita, come te, mi sono esposto sempre più finché non mi restava nulla per nulla tranne fosse che per piangere. E questo ho fatto, proprio come te. Ma un giorno ne ho avuto abbastanza e ho cambiato. Un giorno, quando stavo diventando un cacciatore, ho imparato il segreto dell’esporsi e del sottrarsi.
Lei se n’è andata per una sola ragione: ti sei esposto troppo.
L’hai perduta perché eri accessibile; eri sempre alla sua portata e la tua vita era meccanica.
L’arte di un cacciatore è diventare inaccessibile. nel caso di quella bionda avrebbe significato che dovevi diventare un cacciatore e incontrarla moderatamente. Non come hai fatto tu. Sei rimasto con lei un giorno dopo l’altro, finché il solo sentimento che restava era la noia. E vero?
Essere inaccessibile significa toccare il mondo intorno a te moderatamente. Non mangiare cinque quaglie; mangiane una. Non danneggiare le piante solo per costruire un forno da campo.
Non usare e spremere la gente fino a ridurle a nulla, specialmente le persone che ami.
Essere inaccessibili significa evitare deliberatamente di esaurire te stesso e gli altri. Significa non essere affamato e disperato, come il povero bastardo che pensa che non mangerà mai più e divora tutto il cibo che può, tutte e cinque le quaglie!
Un cacciatore sa di poter sempre attirare la selvaggina nelle sue trappole, perciò non si preoccupa. Preoccuparsi vuol dire diventare accessibile, accessibile senza volerlo. E una volta che ti preoccupi ti afferri a tutto per disperazione; è una volta che ti afferri sei destinato a esaurire tutto o tutto ciò cui ti afferri.
Ti ho detto che essere inaccessibile non significa nascondersi o segregarsi. Non significa neppure che tu non debba avere rapporti con gli altri. Un cacciatore usa il mondo moderatamente e con tenerezza, senza badare se il mondo possa essere cose, o piante, o animali, persone, o potere. Un cacciatore tratta intimamente col proprio mondo eppure è inaccessibile a quello stesso mondo.
Il cacciatore è inaccessibile perché non spreme il mondo fino a deformarlo. Lo tocca lievemente, rimane quanto deve e quindi si allontana agilmente, lasciando appena un segno.